Autostima: la sua etimologia e l’evoluzione del suo significato – 2 considerazioni
Autostima: la sua etimologia e l’evoluzione del suo significato – 2 considerazioni

Autostima: la sua etimologia e l’evoluzione del suo significato – 2 considerazioni

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Autostima: parola apparentemente semplice, usata spesso, a volte anche inconsapevolmente. Sì, molte volte manca la consapevolezza in merito alla densità di significato che essa può racchiudere.

La parola “autostima” presenta al suo interno un componente linguistico davvero significativo: “auto” dal greco αὐτός («stesso»), quindi stima di sè, stima, considerazione e, se vogliamo, valorizzazione di se stessi.

Cos’è l’autostima

Autostima-saper guardarsi

Da sempre l’autostima ha rappresentato un argomento centrale della vita di ogni persona. Negli ultimi anni, tuttavia, si è sempre più acuita l’attenzione nei suoi confronti. D’altronde fin dai tempi antichi non si può non parlare di autostima. Si pensi al mito di Narciso narrato da Ovidio nel III libro delle Metamorfosi.

Narciso era un giovane così bello che tutti, uomini e donne, s’innamoravano di lui; egli però non se ne curava, anzi preferiva passare le giornate in solitudine, cacciando. Tra le sue spasimanti la Ninfa Eco, costretta a ripetere sempre le ultime parole di ciò che le era stato detto; era stata infatti punita da Giunone perché la distraeva con dei lunghi racconti mentre le altre ninfe, amanti di Giove, si nascondevano.

Quando Eco cercò di avvicinarsi a Narciso questi la rifiutò. Da quel giorno la ninfa si nascose nei boschi consumandosi per l’amore non corrisposto, fino a rimanere solo una voce. Infine, poiché un amante rifiutato chiese a Nemesi di vendicarlo, Narciso fu condannato a innamorarsi della sua stessa immagine riflessa nell’acqua. Egli si lamentava poiché non riusciva a stringerla né a toccarla e i suoi lamenti venivano ripetuti da Eco. Una volta resosi conto dell’accaduto, Narciso si lasciò morire struggendosi inutilmente; quando le Naiadi e le Driadi vollero prendere il suo corpo per collocarlo sul rogo funebre, trovarono al suo posto un fiore cui fu dato il suo nome.

Al giorno d’oggi siamo un po’ tutti “Narciso”. Non si parla di atteggiamento narcisistico: caratterizza alcune persone, ma non è questa la sede per parlarne. Nello specifico, siamo sempre alla ricerca di noi stessi, di qualcosa che ci faccia sentire belli, apprezzati. Alle volte, infatti, si tende a scorgere nell’opinione altrui parole, complimenti che aiutino a pensare e a dire: “bravo/a! Hai fatto bene! Sei intelligente, sei super!”.

Non sempre, però, questo accade: le persone, molte volte, possono essere lupi a caccia di agnelli. Ed è in quel caso che molto velocemente avviene il passaggio da “autostima” a nessuna stima di sè. Infatti questa è la definizione che ne dà l’enciclopedia Treccani: “considerazione che un individuo ha di sé stesso. L’autovalutazione che è alla base dell’autostima può manifestarsi come sopravvalutazione o come sottovalutazione a seconda della considerazione che ciascuno può avere di sé, rispetto agli altri o alla situazione in cui si trova.

Di norma l’autostima viene meno negli stati di depressione mentre si rafforza negli stati maniacali”. Certamente, in questi casi, il supporto di un professionista sarebbe oro, ma la valorizzazione del proprio sè parte in primis dall’individuo. Ecco cosa diceva, a tal proposito, Martin Luther King:

Autostima-saper guardarsi

Siate Il Meglio

Se non potete essere un pino sulla vetta del monte,
siate un cespuglio nella valle,
ma siate il miglior piccolo cespuglio sulla sponda del ruscello.

Se non potete essere una via maestra siate un sentiero.
Se non potete essere il sole siate una stella,
non con la mole vincete o fallite.

Siate il meglio di qualunque cosa siate
Cercate ardentemente di capire a cosa siete chiamati
e poi mettetevi a farlo appassionatamente.

Il punto di partenza sarebbe sempre quel mito lì: è necessario, quindi, mettere in primo piano se stessi, l’amore per se stessi. Sempre. Perchè sì, avere stima di sè vuol dire avere amor proprio, prendersi cura di se stessi, pre-occuparsi; è vero: è una salita ripida questa impresa però se si immagina la vetta, il traguardo, sicuramente ne varrà la pena! Avremmo imparato a volerci bene mille volte di più!

Autostima-volersi bene

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