Oggi è la Giornata Mondiale degli Insegnanti, un’occasione speciale per celebrare coloro che si dedicano all’istruzione dei figli degli altri, trattandoli con amore come se fossero propri, nonostante spesso debbano affrontare maltrattamenti, insulti e persino violenze da parte di alcuni studenti o dei loro stessi genitori. Naturalmente, esistono anche quegli insegnanti che dovrebbero considerare l’opportunità di andare in pensione per fare spazio alla nuova generazione. Tuttavia, è importante iniziare a discutere anche di questioni come l’introduzione dei 60 Crediti Formativi Universitari (CFU) e di come il governo stia decidendo di onerare economicamente il nostro futuro attraverso queste politiche.
Per coloro che aspirano a diventare insegnanti in futuro, il cammino potrebbe non essere agevole. Basti pensare che l’acquisizione dei 60 Crediti Formativi Universitari (CFU), necessari per partecipare al concorso di insegnamento, comporterà un costo che può variare tra €2000 e €2500, a cui si aggiungerà un ulteriore esame finale al costo di €150. Inoltre, oltre a completare una laurea triennale e magistrale, sarà necessario effettuare almeno 20 CFU di tirocinio, equivalenti a un impegno di almeno 180 ore di lavoro non retribuito. Va anche considerato che potresti non essere ammesso al percorso di formazione a causa delle restrizioni sull’accesso. Ne abbiamo parlato qui: Come sono strutturati i 60 CFU.
Nel 1993, l’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura) istituì la Giornata Mondiale dell’Insegnante. Questa decisione di celebrare questa giornata il 5 ottobre fu motivata da un importante evento che si svolse proprio in quella data nel 1966. In quell’occasione, si tenne un Congresso speciale, organizzato in collaborazione tra l’UNESCO e l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL). Da allora, ogni 5 ottobre dedichiamo un momento di riflessione e gratitudine agli insegnanti che hanno lasciato un’impronta indelebile nelle nostre vite.
Ma ora passiamo a parlare delle serie TV che hanno come protagonisti insegnanti.
5 docenti che abbiamo amato nelle serie tv
Jessica Day
Jessica Day di New Girl è uno dei personaggi in cui è più semplice identificarsi… Ed è anche l’insegnante perfetta. Jess è devota al suo lavoro, ama il suo lavoro, ama i suoi studenti (e in realtà è anche presa in giro dai suoi colleghi per questo). È forse la maestra che tutti noi vorremmo.
Will Schuester
Glee è Will Schuester: per anni ha fatto sì che i suoi studenti avessero autostima, che si amassero per quel che sono e che amassero anche le persone diverse da loro. Sensibile, protettivo, non insegna una materia che si fa tanto nelle scuole italiane, ma gli vogliamo comunque tanto bene.
Annalise Keating
Solo facendo questa lista mi sono resa conto che i docenti decenti e forse un po’ più reali che ho visto in una serie tv, sono veramente pochi. Fantastica Annalise Keating de Le regole del delitto perfetto, che sprona i suoi studenti a dare sempre il massino, con delle lezioni interattive e interessanti, ma che soprattutto difende sempre i suoi allievi.
Ezra Fitz
Non farò commenti sul suo aspetto fisico, lo prometto. Ma anche Ezra Fitz di Pretty Little Liars è uno dei docenti che più è rimasto nel nostro cuore per il semplice fatto che era tanto devoto alla materia che insegna. E anche alle sue studentesse. Io comunque ce lo inserisco perché da adolescente ero follemente innamorata di lui, ma sappiamo tutti che se una cosa del genere succedesse nella vita reale, non andrebbe per niente bene.
Janine Teagues
Una delle protagoniste di Abbott Elementary, che è letteralmente una serie tv che ha come protagoniste delle professoresse di una scuola elementare nella periferia di Filadelfia che cerca di dare del proprio meglio nonostante una preside eccentrica, poco collaborativa e soprattutto con davvero pochi fondi.
Giulia, 24 anni, blogger. Ipersensibile, empatica fino alla sofferenza, amo scrivere, leggere, guardare serie tv e anime, i gatti e seguire le giuste polemiche. Il mio sogno nel cassetto è rivoluzionare il sistema scolastico e universitario basato su un merito che fa soffrire.
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