Quella che stiamo vivendo è una fase epocale per la situazione naturale del nostro pianeta: i repentini cambiamenti climatici, oltre a causare uno squilibrio vitale nella flora e fauna circostante, influenzano notevolmente la condizione psicologica ed emotiva degli esseri umani, al punto da sprigionare intensamente stati di panico e ansia spesso difficili da trattare.

Fino a qualche anno fa si parlava poco di argomenti quali i cambiamenti climatici, crisi ambientale globale e aumento delle temperature: sembravano temi destinati a una platea ridotta, composta per lo più da addetti ai lavori, scienziati e ambientalisti.
Oggi, invece, queste tematiche, oltre ad essere affrontate quotidianamente dai media, hanno letteralmente travolto la popolazione mondiale, manifestandosi nella vita di tutti i giorni. Sono aumentate, di conseguenza, anche le paure, i timori, le preoccupazioni, l’agitazione in quei soggetti che si sentono maggiormente coinvolti da questo fenomeno.
É da questo presupposto che si sono sviluppati nel tempo gli studi rivolti a comprendere come la condizione ambientale possa influenzare lo stato psicologico umano. I risultati parlano chiaro: il contatto con la natura reca una vasta gamma di benefici alla psiche dell’uomo e della donna di ogni età e, nel momento l’ambiente subisce deturpamenti e forti squilibri, anche il nostro benessere mentale e fisico ne risente moltissimo.

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Eco-ansia: di cosa si tratta
Per eco-ansia si intende quella preoccupazione e ansia causate dall’impatto dell’umanità sull’ambiente naturale. Questo tipo di ansia può derivare da una serie di fattori, come ad esempio la preoccupazione per i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità, l’inquinamento e la distruzione degli habitat naturali.
L’eco-ansia può manifestarsi in diverse modalità, tra cui ansia e stress, tristezza, senso di impotenza, disperazione e senso di colpa. Può anche influire sulla salute mentale delle persone ed essere fra i fattori che possono portare a depressione, disturbi del sonno, disturbi alimentari e dipendenza da sostanze.

Sembra sia maggiormente concentrata soprattutto fra i più giovani, preoccupati per il loro futuro e per quello del pianeta. La giovane età, infatti, rientra tra i principali fattori di rischio, insieme a una forte esposizione mediatica e all’impegno attivo nei confronti dalla crisi ambientale in atto.
Tuttavia, è importante notare che l’eco-ansia possa essere gestita e ridotta attraverso una serie di strategie, come l’informazione accurata, l’azione concreta per ridurre l’impatto ambientale, la meditazione e la mindfulness, la connessione con la natura e il supporto sociale.
La sintomatologia dell’eco-ansia
Premettendo che ogni individuo esprime a modo suo stati d’animo quali ansia e paura, ci sono alcuni sintomi comuni utili per riconoscere l’eco-ansia:
- solastalgia: termine utilizzato per descrivere una forma di angoscia emotiva o esistenziale, che sorge dagli impatti negativi dei cambiamenti o della degradazione ambientale sulla sensazione di casa o di luogo di una persona; viene spesso sperimentata dalle persone che vivono in aree che subiscono cambiamenti ambientali significativi, come gli agricoltori e le comunità indigene la cui terra viene influenzata dall’estrazione delle risorse, o i residenti delle aree costiere minacciate dall’innalzamento del livello del mare.
- difficoltà nella vita di tutti i giorni nel rapportarsi con familiari, colleghi e amici che magari trascurano o danno meno peso a tutto ciò che è legato ai cambiamenti climatici;
- crisi di ansia quando si affrontano tematiche ambientali perché non si riesce a individuare una soluzione al problema;
- ansia e nervosismo legati al proprio comportamento rispetto alla crisi ambientale globale, che spesso si traduce in una sorta di senso di impotenza rispetto al problema.
Stress ambientale al fianco dell’eco-ansia
Lo stress ambientale incide sull’esistenza di ognuno di noi ed è per questo che bisogna conoscerlo e usare delle strategie per affrontarlo e vivere più sereni. Le interazioni tra ambiente e uomo hanno forme diverse per cui anche i risultati sono diversi a seconda dell’individuo.

La capacità di sopravvivenza degli esseri umani è molto forte e solitamente l’uomo reagisce in maniera positiva alle sfide ambientali che via via incontra. Tuttavia, l’adattamento positivo alle sfide e allo stress ambientale richiedono dei costi e le capacità individuali possono venire a mancare o abbassarsi di fronte a uno stress ambientale importante.
Lo squilibrio tra ambiente e capacità di risposta umana viene definito come stress (Evans & Cohen, 2004). Si è studiato e verificato che lo stress ambientale ha un forte legame con la malattia tanto da notare molto spesso se non sempre, alterazioni del sistema immunitario, problemi di natura cardiovascolare e stati infiammatori. Secondo altre ricerche lo stress ambientale è anche causa di problemi psicologici e deterioramento della salute mentale.
I fattori di stress ambientale (rumore, inquinamento, affollamento) da cui sempre più frequentemente siamo colpiti possono essere acuti come quando ci si trova immersi in livelli molto alti d’inquinamento se costretti in coda in un tunnel o cronici come vivere vicino ad un aeroporto o una strada molto trafficata.
I 5 più comuni fattori di stress ambientale
Nella nostra vita quotidiana affrontiamo continui stress specialmente vivendo in grandi città.

Tra questi fattori di stress da cui veniamo colpiti ce ne sono 5 più comuni e largamente studiati:
- Il rumore
- L’affollamento
- La scarsa qualità delle abitazioni
- La scarsa qualità del quartiere
- Il traffico
5 consigli per prendersi cura del proprio benessere fisico e mentale in relazione all’attuale situazione ambientale
L’ansia climatica ai tempi d’oggi è davvero causa di moltissimi malesseri, che spesso sono oggetto di derisione da parte di chi non comprende e non valuta sufficientemente importante l’odierna condizione ambientale. É per questo motivo che vogliamo proporti 5 consigli per tentare di gestire al meglio il rapporto tra ansia e salute.
- Agisci nel quotidiano in senso pro-ambientale, per essere meno impattanti possibile sul pianeta: impara a riciclare sempre informandoti anche sul web, evitare il più possibile l’uso dell’auto, non consumare plastica (meglio materiali ecologici) etc.
- Sostieni associazioni che tutelano l’ambiente: ce ne sono davvero tantissime che ogni giorno propongono servizi per supportare la cura della natura; qui puoi consultare qualcuna.
- Metti in atto frequentemente i “bagni nella natura”, per ritrovare un contatto con essa e sentire emozioni ambientali positive attraverso il contatto con il mondo naturale rigoglioso che ancora esiste ed è attorno a noi.
- Organizza ritrovi nella tua città o in via telematica per proporre semplici attività che però possono davvero fare la differenza; puoi realizzare un piano progettuale, cercare supporto presso associazioni o enti pubblici e presentarlo al governo locale.
- Chiedi supporto ad uno specialista: il supporto psicologico dovrebbe essere alla base del percorso di salute psico-fisica e parlare di eco-ansia con un esperto può essere utile per apprendere modalità efficaci per gestirla al meglio. Ricorda che noi di UNIVOX offriamo un meraviglioso supporto psicologico a prezzi calmierati, che puoi consultare in questa pagina.

Mi chiamo Serena (di nome sicuramente, ma non sempre di fatto) e amo scrivere, dipingere e prendermi cura dei fiori e dei miei piccoli cagnolini. Per me ogni voce ha un valore e merita di essere ascoltata: è da questo pensiero che ho creato e sto portando avanti con entusiasmo e passione la nostra APS UNIVOX ETS.