La follia nella sua accezione positiva
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La follia quante volte questa parola è stata usata come sinonimo di: pazzia, squilibrio, ma è solo questo che comporta l’essere folli?

5 curiosità sulla follia

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Riscoprirsi attraverso la follia

Tante volte io medesima non conoscendo bene questa parola l’ho utilizzata in maniera dispregiativa, come a dire: “Guarda quel folle” ma oggigiorno se si approfondisce bene questo tema si può giungere alla conclusione che è proprio la follia che spinge gli uomini a sradicarsi dalle proprie abitudini, ad elevarsi dalla loro confort zone e perché no, a riscoprirsi.

Fanciullino: rompere le catene di diamanti

Molto spesso la follia viene lasciata in disparte ovvero nel nostro cammino tendiamo a metterla da parte ma: “Cosa succederebbe se le lasciassimo maggiore spazio nelle nostre vite?”. La follia è necessaria è un modo per mettere in luce il fanciullino che è in noi, i quali però sono tenuti spesso legati da catene di diamante che solo un folle potrebbe rompere dato il valore poiché solo colui che è folle può andare al di là di quello che è soltanto un valore materiale.

Erasmo da Rotterdam: “Elogio alla follia”

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Erasmo da Rotterdam costituisce addirittura un opera chiamata “Elogio alla follia” in cui sostiene che sarebbe quest’ultima la vera dominatrice della società e dell’esistenza dell’uomo. Pur utilizzando toni ironici l’autore la rappresenta come una dea in vesti di donna la quale sarebbe dispensatrice di beni sia dei mortali sia dei divini. In primo luogo questo vale per il dono della vita dato che sia l’uomo che le divinità nel momento della procreazione debbano abbandonarsi alla follia.

Da ciò è deducibile che finché un’esistenza sia felice è necessario il piacere e quindi un “pizzico di follia”. Ciò vale anche nell’ambito dei rapporti umani e sociali, è grazie a essa se i vincoli resistono si può pensare: allo scherzo, alle adulazioni, all’indulgenza agli errori. Infine il vero saggio è chi si lascia guidare dalle passioni in quanto è la follia l’unica guida per accedere alla sapienza.

“Sono due i principali ostacoli alla conoscenza delle cose: la vergogna che offusca l’animo, e la paura che, alla vista del pericolo, distoglie dalle imprese. La follia libera da entrambe. Non vergognarsi mai e osare tutto: pochissimi sanno quale messi di vantaggi ne derivi.”

– Erasmo da Rotterdam

Tutti siamo folli

Anche nell’ambito della filosofia sarà Pascal a dare un insegnamento secondo cui : “Tutti siamo folli” ripreso da Luigi Pirandello che è stato l’assoluto maestro di questa riflessione mettendo in scena personaggi apparentemente improbabili che con scelte a prima vista distruttive e incomprensibili agli occhi degli altri mettono in luce un nucleo più profondo da cogliere: “la finzione può evidenziare verità che la realtà non può nemmeno cogliere”. E dunque la follia talvolta che si rappresenta come una normalità che non sappiamo cogliere , ma che sogniamo, vogliamo raggiungere.

“La follia può fungere da base per il mondo di domani. Ecco perché da essa dipende la nostra salvezza. Perché quello di Pirandello non è solo un atto d’accusa a chi preferisce denigrare le particolarità dell’altro piuttosto che mettersi in discussione, ma un monito sentito…”

Joshua Nicolasi.

La forza del folle

Il folle è colui che sa andare oltre il quotidiano, colui che sì soffre, ma sfrutta la sua sofferenza per coltivare nuovi sorrisi, il folle è colui che non ha paura e pur avendola non si sofferma su essa. Ha diversi problemi da affrontare ma sa prendere per mano la sua pazzia e trascinarli oltre il suo squilibrio. Sarebbe bello se si vedessero questi tratti della follia e non le accezioni comunemente date perché il folle è chi ha voglia di vivere, di prendere in mano la sua vita e fare anche pazzie, ma comunque andare.

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