Quanto si dà per scontato la parola amicizia negli ultimi anni, come se fosse qualcosa di dovuto o di futile, ma partiamo dalla sua radice.
Amicizia deriva dal greco Philia (φιλία) ovvero un qualcosa di disinteressato in termini più semplici qualcuno si accoppia con un altro non per la ricerca di denaro o comunque dell’utile ma al contrario per creare un legame che potremmo definire di affinità. Una sorta di completamento reciproco. Inoltre una cosa molto importante della Philia è che è un legame permanente ovvero nasce e non può morire.
Si hanno molti amici nella vita ma i veri amici quelli che puoi contare su un palmo di una mano restano per sempre legati a te. Proprio per questo la Philia è un sentimento più forte persino dell’Eros in quanto in questo vi sono alti, bassi, allontanamenti addirittura cesure nei rapporti. L’amico come afferma il professore Vecchioni:
“È il te stesso da un’altra parte”
Cos’è l’amicizia
L’amicizia da quanto possiamo dedurre dal suo significato è fondamentale nella storia di una persona inquanto può essere addirittura più duratura e salda rispetto al rapporto con il partner. Infatti l’amicizia non richiede due requisiti importanti in una coppia ovvero la costanza e la continuità. Due veri amici possono addirittura non vedersi per mesi interi ma ritrovarsi e fare in modo che tutto scorri come prima come se il tempo non fosse passato. Infatti l’amicizia vive libera da progetti e impostazioni di coppia e vive solo di passato e presente.
Ma a questo punto la domanda sorge spontanea come si possono riconoscere le amicizie vere? L’amicizia per essere vera e quindi portatrice sana di benessere deve avere delle fondamenta ben salda ovvero costruita sulla cooperazione e reciprocità. Si tratta quindi di persone che devono mantenere la propria autonomia nonostante il rapporto di reciproco bisogno.
In caso contrario si può parlare della forma malsana di dipendenza affettiva nel caso cui l’amico viene visto come un supporto di un autostima che vacilla. Andando più in profondità colui che soffre di dipendenza affettiva credono di non essere degni di amore e di averne un disperato bisogno. Pertanto, anche nell’amicizia, come nell’amore, rischia di instaurare un rapporto ineguale con l’altra persona, cercando di trovare conferma del proprio valore e riempiendo il vuoto interiore nel rapporto di amicizia. Pertanto, queste persone tendono a formare relazioni asimmetriche e simbiotiche.
A questo punto vorrei segnalarvi alcuni fil che potrebbero far comprendere il vero legame di amicizia tra cui: Stand by me in cui quattro bambini nel Maine degli anni ’50 vengono a sapere della morte di un coetaneo e intraprendono un viaggio alla ricerca del suo corpo. Nel corso di una calda estate che non dimenticheranno mai, quattro amici fanno i conti con le paure, le ansie e i desideri che inevitabilmente li seguiranno fino all’età adulta. Ma anche Toy Story nel quale l’amicizia può essere anche quella tra un bambino e il suo giocattolo del cuore… o, addirittura, tra due giocattoli.
Il piccolo Andy ha ricevuto in regalo il burattino dell’epoca: l’astronauta Buzz Lightyear. Ma la novità mise in ombra Woody Cowboy, che era sempre stato il gioco preferito di Andy. Cowboy vuole liberarsi del suo rivale, ma è a causa della sua gelosia che finisce per cacciarsi nei guai.
“You’ve got a Friend in Me” è cantata dai due protagonisti del film, ed è vero. Solo la nascita della più improbabile delle amicizie, quella tra due rivali, può portare a un lieto fine. Due personaggi completamente opposti, ma che condividono un obiettivo comune: l’amore del loro padrone. Per conquistarlo, saranno disposti ad affrontare vicini insidiosi, mosse impegnative e veicoli costruiti con petardi. Un film sull’amicizia segna un’epoca.
Quindi possiamo dedurre da tutto ciò che l’amicizia è fondamentale nelle nostre vite e che tranne in casi estremi può essere una vera è propria luce nell’oscurità. L’amico vero infatti e colui che percepisce i bisogni dell’altro anche stando in silenzio, che difende l’amicizia e che rimprovera anche l’altro quando si sbaglia ma solo quando si è soli. L’amico può essere una vera fonte di risorse una spalla a cui poggiarsi per superare le avversità. Allora concludendo lasciamo largo spazio alle amicizie e non abbiamo paura di coltivarle giorno dopo giorno.
Bellissimo articolo fatto con maestria e ben strutturato!