Giornata contro la violenza sulle donne: 5 film da guardare sul tema
Giornata contro la violenza sulle donne: 5 film da guardare sul tema

Giornata contro la violenza sulle donne: 5 film da guardare sul tema

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Spesso il miglior modo per spiegare agli adolescenti un tema, è guardare un film. Per questo motivo, in vista della giornata contro la violenza sulle donne che si terrà il 25 novembre 2022, oggi vi proponiamo cinque film da vedere con i vostri figli, con i vostri studenti o semplicemente con i vostri amici, riguardanti questo tema tanto delicato. Soprattutto nel 2022, sentiamo troppo spesso parlare di femminicidi, di violenza psicologica e fisica, da parte di partner, ex partner o addirittura genitori.

Un esempio è la storia della povera Saman Abbas, di cui proprio negli ultimi giorni sono stati trovati i resti (per chiarezza: lo zio ha indicato dove si trova il corpo della ragazza, ma si attendono ancora gli esiti del test del DNA). Diciott’anni, morta per aver detto no a quello che la sua famiglia voleva per lei, ma soprattutto per aver scelto per la propria vita, per la libertà. Saman Abbas è una delle tante ragazze vittime di matrimoni combinati, e poi della propria famiglia.

Come spiegare un tema del genere ai giovani che online si trovano articoli su articoli, ma anche commenti da parte di uomini che, davanti a un femminicidio o davanti a una donna sopravvissuta alla violenza del compagno, sottolineano come “anche gli uomini sono delle vittime“, quasi come se fosse una gara? Ovviamente il modo migliore sarebbe quello di farli parlare con dei professionisti, magari degli psicologi, degli psichiatri, anche le forze dell’ordine (anche se, spesso, son proprio loro a sottovalutare le denunce delle donne), ma spesso questo non è possibile o semplicemente si ritiene che gli adolescenti non sarebbero in grado di seguire per bene.

Come arrivare quindi al cuore di ragazzi delle superiori? Ovviamente tramite un film, tramite una serie tv, un cortometraggio, qualcosa che colpisca il loro cuore facendoli immedesimare nella storia. Per cui, ecco cinque film che dovreste vedere, o far vedere, nella giornata contro la violenza sulle donne. O anche in tutti gli altri giorni dell’anno. Perché la giornata contro la violenza sulle donne serve per ricordare tutte le vittime e far sì che tutte le associazioni ne parlino, ma non dobbiamo dimenticare le vittime e le sopravvissute negli altri giorni dell’anno, in particolare se poi si tende a sessualizzare continuamente il corpo della donna e se non la si rispetta come persona, ma solo come madre, figlia o sorella.

Giornata contro la violenza sulle donne: cinque film da guardare questa settimana

Enough – Via dall’incubo (2002)

La cameriera Slim si illude di aver trovato l’uomo ideale in Mitch, ricco e affascinante imprenditore. All’inizio pare un idillio: ma dopo la nascita della figlia Grace, Slim scopre che il marito ha una doppia personalità ed è capace di fare molto male alle persone che gli sono vicine. Per proteggere Grace, Slim lo lascia, cambia aspetto e identità, ma lui continua a perseguitarla. Né gli amici né la polizia possono fare molto per aiutarla: Slim decide perciò di agire da sola…

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Uomini che odiano le donne – La trilogia (2009)

Durante una cena di famiglia Harriet Vanger, nipote prediletta del potente e ricchissimo industriale Henrik Vanger, scompare misteriosamente senza lasciare traccia. Da allora, ogni anno, si ripete un macabro rituale: il primo di novembre vengono inviati allo zio dei fiori essiccati, montati con cura su un cartoncino, messi sotto vetro ed incorniciati. Ormai anziano, Henrik Vanger, convinto che sia l’assassino della nipote a mandargli i fiori e che sia un membro della sua famiglia, tenta per l’ultima volta di cercare la verità sulla scomparsa di Harriet. Per indagare vengono assunti un giornalista economico di sucesso Mikael Blomkvist, e Lisbeth Salander.

La sposa bambina (2014)

Nojoom, una bambina yemenita di dieci anni, dopo che la famiglia le cambia il nome in Nojud (che significa nascosta) viene obbligata a sposare un uomo vent’anni più anziano di lei per un patto tra il padre e lo sposo, in accordo con le tradizioni locali. La famiglia della bambina riceve un piccolo guadagno economico e l’opportunità di liberarsi di una bocca da sfamare. Il marito promette di aspettare la pubertà della ragazza prima di consumare il matrimonio, ma non mantiene la promessa, la violenta e la fa vivere come una schiava, appoggiato dalla suocera e dalla tribù.

La piccola Nojoom riesce a scappare ed inizia una solitaria e tenace battaglia contro le pratiche arcaiche della sua famiglia e dalla sua tribù, denunciando il marito ad un tribunale nella speranza di ottenere il divorzio.

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Libere disobbedienti innamorate (2016)

Layla, Salma e Nuur vivono a Tel Aviv. Sono giovani donne, spiriti liberi, che desiderano vivere una vita che rispecchi i loro sogni e le loro esigenze. La loro storia personale è fortemente radicata alle tradizioni: la famiglia di Salma è cattolica, quella di Layla laica, Nuur musulmana. Le ragazze, dovranno fare i conti con le loro origini, con le loro famiglie rigidamente conservatrici e con la loro società (come ricorda Wissam a Layla, “qui non siamo in Europa”), al fine di trovare la loro strada.

L’uomo invisibile (2020)

Cecilia Kass è intrappolata da anni in una relazione violenta con il ricco uomo d’affari e scienziato Adrian Griffin; una notte decide di andarsene, così prepara le valigie, disattiva le telecamere e scappa di casa dopo aver drogato il fidanzato con del Diazepam. Nonostante l’uomo riesca a raggiungerla, Cecilia fugge con l’aiuto di sua sorella Emily e si stabilisce a casa del suo amico d’infanzia James, un detective della polizia, e sua figlia adolescente Sydney. Due settimane dopo, Adrian si suicida e lascia a Cecilia 5 milioni di dollari nel suo testamento gestito dal fratello di lui, Tom.

Mentre Cecilia alloggia da James le accadono una serie di strani incidenti: il fornello con cui ha appena cucinato la colazione prende fuoco, avverte una presenza invisibile che la osserva mentre dorme, durante un colloquio di lavoro scopre che i suoi disegni sono spariti e, subito dopo, perde i sensi e viene ricoverata all’ospedale, dove i medici trovano alti livelli di Diazepam nel suo sistema circolatorio. In seguito, la donna scopre in bagno il flacone del farmaco usato per drogare Adrian la notte della sua fuga, che le era caduto lungo la strada.

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