Durante questa estate la nostra associazione ha partecipato ad un campo scout Nazionale, l’Estate Rover 2023, che si è svolto in due modalità: come campo mobile dal 28 al 31 luglio in tutta Italia e come campo fisso dal 1 al 6 agosto, a Soriano nel Cimino (VT). Ed è proprio in quest’ultima occasione che noi di Univox siamo entratə in scena con un interessante laboratorio di empowerment sul benessere in tutte le sue forme. Non faremo altri spoiler, se vi va, proseguite con la lettura per scoprirne di più!
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Che cos’è l’Estate Rover 2023
L’Estate Rover Nazionale 2023 è il campo che è stato organizzato questa estate dall’associazione scout laica CNGEI. Oltre 1500 persone ne hanno preso parte tra volontari e scout, questi ultimi provenienti sia da tutta Italia (associazioni CNGEI e AGESCI), che dalla Francia (associazione EEDF). I protagonisti del campo erano i Rover, ragazzi e ragazze tra i 16 e i 19 anni, che hanno deciso di mettersi in gioco e raccontarsi in questa incredibile esperienza.
Il campo è stato organizzato e realizzato dai volontari dall’associazione CNGEI, che con impegno e passione hanno dato vita a questa esperienza significativa ed edificante (addirittura avrebbe dovuto svolgersi nel 2021, ma a causa pandemia, non è stato possibile). Il tutto è stato messo in atto allo scopo di fornire momenti di riflessione, scoperta, confronto e approfondimento su tematiche e competenze utili ai ragazzi e fondamentali per attuare un cambiamento nella società. Infatti, secondo il CNGEI e anche noi di Univox, è fondamentale fornire ai giovani di oggi degli strumenti efficaci per lavorare su se stessi, sulle proprie capacità e sulla propria consapevolezza e al contempo impegnarsi per contribuire al benessere della comunità.
A tal proposito, per qualche ora, hanno preso parte al campo due importanti personalità di grande ispirazione per i Rover: don Luigi Ciotti, il fondatore di Libera, il quale ha tenuto un discorso riflettendo sui valori quali legalità, uguaglianza sociale, impegno civile e Elena Bonetti, deputata e membro della delegazione italiana all’assemblea parlamentare del consiglio d’Europa.
Come si è svolto il campo?
L’Estate Rover Nazionale, come accennato in precedenza, si è svolta in due momenti: un primo di “campo mobile“, in cui i ragazzi hanno attraversato più sentieri in diversi punti d’Italia e un secondo di “campo fisso“, il quale, nonostante i preparativi necessari nei giorni precedenti, ha avuto effettivamente inizio con la cerimonia di apertura la sera del 1 agosto; durante questa serata abbiamo assistito all’alzabandiera e alla suggestiva fiaccolata.
Durante i giorni seguenti si sono svolti i vari workshop, con un’ampia proposta di attività per ragazzi, caratterizzata da momenti e spazi di condivisione e riflessione. Infine, l’ultimo giorno, il 5 agosto, si è svolto il Festival delle Tradizioni, un’occasione dove far conoscere e condividere con gli altri Rover le tradizioni tipiche del proprio territorio di provenienza. Infine, per concludere queste intense giornate di scambio, curiosità, conoscenze e apprendimento si è svolta la sera stessa la cerimonia di chiusura.

Gli workshop dell’Estate Nazionale Rover 2023
Con il termine “workshop” si indica un lavoro collettivo relativo a uno specifico argomento, tramite attività di brainstorming, condivisione, confronto, al fine di cercare assieme risposte a questioni e domande interessanti. Questa è stata proprio la finalità dei laboratori tenuti dai volontari nelle varie aree del campo, in cui si respirava un’aria di curiosità, coinvolgimento, partecipazione, ma soprattutto tanta passione e tanto cuore. Ciascunə ragazzə era libero di scegliere, tra le varie proposte, quella a lui più congeniale.
Le aree degli workshop erano 5:
- Competenze/Skills: in questa area i Rover hanno potuto acquisire o implementare delle vere e proprie capacità (hard e soft skills) utili nel quotidiano, sperimentandone concretamente i loro benefici.
- Wellbeing: con un’ampio ventaglio di proposte i Rover hanno potuto scegliere tra vari laboratori in cui il protagonista era il benessere in tutte le sue sfaccettature. Lo scopo era quello di fornire delle conoscenze teoriche, ma anche di sperimentare concretamente che cosa fosse il benessere e perché fosse importante prendersene cura costantemente, acquisendo la consapevolezza di come ci sentiamo, di quali siano i nostri bisogni e dunque apprendere delle strategie per accrescere il nostro benessere fisico, emotivo, sociale e relazionale.
- Ispirazioni/Inspirational: in questa area i Rover hanno svolto attività e incontrato personalità esemplari e d’ispirazione, che con la propria dedizione e volontà hanno generato cambiamenti nella propria comunità e nella società. Ne sono emerse riflessioni e considerazioni su quando ognunə di noi, nel proprio piccolo, possa fare la differenza.
- Speak Up: in quest’area i Rover hanno avuto l’occasione di confrontarsi e dare voce alle proprie opinioni.
- Advocacy: in quest’area i Rover hanno potuti lavorare su se stessi per conoscersi, aumentarne il proprio livello di consapevolezza e acquisire strumenti per poter essere dei portavoce con le istituzioni del proprio territorio.
Il workshop tenuto da Univox
Il titolo del laboratorio che abbiamo tenuto al campo Rover Nazionale è “(SO)STARE IN ME: percorsi di empowering sul benessere emozionale, relazionale e mentale“ e faceva parte dell’area Wellbeing. Durante il suo svolgimento abbiamo approfondito argomenti quali la definizione di “salute” in toto (fisica, mentale e sociale), intelligenza emotiva, mindfulness, growth mindset, cultura del consenso, diversity & inclusion. Gli obiettivi sui quali riflettere e lavorare con ə ragazzə sono stati chiari fin da subito e l’associazione ha fatto in modo di strutturare un progetto in cui ciascunə si sentisse a proprio agio nel potersi accogliere e scoprirsi. Questi erano (e sono):
- Comprendere l’importanza dello stare bene con se stessi e dello stare bene con l’Altro, proponendo ideali di rispetto reciproco, condivisione e solidarietà;
- Proporre concetti di natura psicologica essenziali per il quotidiano, alla base del benessere mentale;
- Introdurre il concetto di Mind full e mindful, abbattendo i pregiudizi sulla mindfulness e, tutt’al più, spiegarne i benefici;
- Imparare a coltivare nel tempo la comprensione e la gestione delle proprie emozioni;
- Offrire consapevolezza del Sé e dell’Altro, apprendendo ad apprezzare ciascuno le propria unicità;
- Acquisire strategie per il mantenimento di livelli di benessere psicologico ottimali;
- Imparare a rispettare i confini altrui e i propri senza forzare interazioni non volute;

La canzone ufficiale dell’Estate Nazionale Rover 2023
In occasione di questo evento è stata scritta dai Rover una canzone che non potete non ascoltare perché diventerà un vostro tormentone estivo! La canzone è stata votata da tutta l’associazione all’interno di un contest organizzato al quale potevano partecipare tutti coloro che volevano condividere il proprio pezzo, che poteva essere un inedito o un remake di altre canzoni scout; le tematiche principali su cui basare il proprio testo erano: futuro (lo slogan del campo era “Rovering the future”), passione, impegno e benessere.
Il titolo della canzone vincitrice è “Un mondo migliore è possibile”; vi consigliamo di ascoltarla a questo link, ma vi invitiamo prima a leggere il testo del ritornello (non vogliamo fare ulteriori spoiler!) e a riflettere sulla potenza delle parole scelte.
Sulla via che si divide e che parte da me
guiderò la mia canoa, rovering the future
se ci credi fino in fondo ricordati che
un mondo migliore è possibile
tra le rocce dei torrenti che si nasconde
il futuro che sognavi è lì di fronte
se ti manca l’aria ti presterò la mia.

I nostri pensieri dopo l’Estate Rover Nazionale 2023
Questa esperienza è stata molto intensa emotivamente (ed anche fisicamente!) ed ha lasciato dei ricordi indelebili. Vi lasciamo le testimonianze delle ragazze che ne hanno preso parte “fisicamente”, perché in realtà in ogni istante tutta l’associazione è stata presente: con le idee, i valori, i sorrisi e il supporto.
Giulia: durante questo campo abbiamo respirato un’aria pura, di impegno, collaborazione, sostegno, amicizia e voglia di fare ed imparare; una cosa che mi ha colpito in particolare sono stati i sorrisi. Ovunque mi girassi, incrociando lo sguardo di persone mai viste prima, c’erano sempre dei sorrisi accoglienti, dei “grazie”. Ho sperimentato un’immensa gratitudine per aver condiviso riflessioni, pezzi di vita, ricordi, paure, speranze, opinioni e abbracci con i Rover e con gli altri volontari e spero di poterli presto rincontrare. Sostare e stare con loro è stato un regalo immenso!
Roberta: con il cuore pieno di gioia ricordiamo i visi e gli occhi curiosi dei ragazzi che ci hanno seguito in questa piccola avventura: i loro punti di vista, le loro storie, i sorrisi e i momenti di riflessione. Abbiamo compreso quanto sia fondamentale per i ragazzi parlare delle emozioni e di come poterle riconoscere, parlare di intersezionalità e del senso di inadeguatezza che si può sentire quando non ci sentiamo “abbastanza”. Dobbiamo imparare come comunicare con l’Altro senza mettere da parte il nostro vissuto né escludendo quello altrui, ma anzi accogliendo e crescendo insieme. Speriamo di tornare al più presto a camminare insieme ai giovani scout!
Grazie per la lettura, a presto!


Bellissima e interessante iniziativa, complimenti a tutti i partecipanti.