Oggi la salute mentale è divenuto un tema non solo di prioritaria importanza, ma da tutelare con cura e costanza soprattutto nelle fasce più giovanili. Una cosa è certa: rispetto agli anni scorsi, il livello di consapevolezza di queste tematiche è cresciuto notevolmente grazie all’incessante lavoro di sensibilizzazione a partire dai social network, altamente utilizzati dalle fasce più giovanili.
Ciononostante, è sempre importante promuovere la definizione di salute il più possibile. Come detta l’Organizzazione Mondiale della Sanità (nota con l’acronimo OMS):
Si definisce “salute” uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale.
Dunque, si tratta di un tema di vitale importanza tanto quanto quella fisica, ma anche al pari di quella sociale. Il rispetto, l’ascolto e l’empatia sono solo alcuni dei punti cardine per tutelarla in ogni ambiente di socializzazione: oggi ci focalizzeremo su quello della scuola.
Il ruolo della scuola: secondo ambiente di socializzazione
Per socializzazione si intende quel complesso processo attraverso il quale l’individuo diventa un essere sociale, integrandosi in un gruppo sociale o in una comunità. Tale concetto sottolinea come lo sviluppo della personalità non sia determinato univocamente né da fattori genetici né da fattori ambientali, bensì dall’interscambio dinamico e costante tra individuo e ambiente.
Inoltre, essa comporta l’integrazione o l’adattamento degli individui in varie strutture e relazioni sociali, rappresentate dalla famiglia, dalla scuola e dall’ambiente di lavoro. Ogni individuo si relaziona con gli altri fin dall’infanzia, instaurando necessariamente rapporti sociali e imparando a conoscere e rispettare le regole del gruppo di riferimento.
Scopriamo insieme le due fasi di socializzazione:
- La prima riguarda i primi anni di vita del bambino, si svolge nel contesto familiare, si basa essenzialmente sullo scambio fra bisogno del bambino e reazione dell’adulto e permette la definizione dei tratti essenziali della personalità del bambino e l’apprendimento delle prime regole di gruppo che gli saranno utili per intraprendere la seconda fase del processo. Anche il livello di appagamento raggiunto in questa fase è in grado di influenzare il comportamento dell’individuo nella successiva fase di socializzazione.
- La seconda riguarda le situazioni nelle quali il soggetto è portato ad acquisire competenze specifiche necessarie per svolgere determinate funzioni da adulto o far parte di particolari gruppi sociali (per esempio il gruppo dei pari, la scuola e così via).
Ne viene che è proprio da quest’ultima fase che si comprendono i frutti di un processo che inizia sin dai primi anni di vita di un essere umano, per poi evolversi costantemente nel tempo. É dunque di vitale importanza creare a scuola sin da subito – o per lo meno quanto prima – un ambiente inclusivo e non giudicante, che promuova il dialogo e lo scambio culturale.
Perché parlare di salute mentale a scuola? Il disagio giovanile
Se sei un docente o un genitori, questo paragrafo è per te. Se sei studente, è arrivato il momento di condividerlo ai tuoi familiari e insegnanti: non avere timore, perché chiedere aiuto è solo un grande atto di coraggio che va apprezzato sempre e comunque.
Hai mai sentito parlare di disagio giovanile? Con tale espressione s’intende il malessere in età evolutiva, il non-agio tipico dell’adolescenza. Non si presenta propriamente come una patologia, ma può essere il risultato di molteplici concause che intaccano il benessere dei ragazzi e delle ragazze.
Parlare a scuola di disagio giovanile significa dare voce a problematiche che oggi sono causa di malesseri psicologici di notevole valore. Bullismo, cyberbullismo, alcolismo, ludopatia, autolesionismo, depressione, disturbi del comportamento alimentare: sono solo alcuni delle facce di un universo in crescita sempre maggiore, che necessita un piano di intervento centrato.
5 consigli da seguire a scuola
Ti proponiamo di seguito cinque consigli che possono davvero fare la differenza, che tu sia docente o studente.
- Contribuisci a creare un ambiente accogliente e inclusivo: nel tuo piccolo, assicurati che l’ambiente della classe sia sempre accogliente, inclusivo e privo di giudizi negativi. Favorisci la comunicazione aperta e crea uno spazio in cui tutti si sentano a proprio agio condividendo pensieri e sentimenti;
- Chiedi un momento di confronto: se hai un punto di riferimento nel contesto scolastico, non avere timore di prenderlo in considerazione. A volte l’apparenza può ingannare: ogni insegnante nel profondo intende tutelare il benessere dei suoi studenti e, se interpellato e realmente qualificato, si impegnerà a prestare ascolto e supporto;
- Promuovi il valore del sostegno reciproco: un messaggio, un “come stai?” in più può fare la differenza. Anche in contesti extra-scolastici, proponi nuovi progetti collaborativi e attività di team building che rafforzano il clima interno. Lo sapevi che gli studenti che si sentono supportati dai loro coetanei possono sperimentare una miglioramento importante della loro salute mentale?
- Rispetta i tempi e gli spazi di ogni studente: riconosci e rispetta che ogni studente abbia i suoi tempi e stili di apprendimento personali. Evita di mettere troppa pressione per raggiungere obiettivi irraggiungibili e fai in modo che abbiano spazi sicuri per esprimere le proprie esigenze e preoccupazioni;
- Ricorda le risorse di supporto: assicurati che gli studenti siano consapevoli delle risorse di supporto disponibili, sia all’interno che all’esterno della scuola. Queste possono includere servizi di consulenza scolastica, gruppi di supporto, linee telefoniche per la salute mentale e altre risorse locali. La consapevolezza delle opzioni disponibili può essere fondamentale per coloro che cercano aiuto.
Univox e lo sportello studenti: una rete di supporto tra pari
Lo sai che Univox propone un servizio speciale rivolto esclusivamente a chi frequenta la scuola e l’università? Parliamo dello sportello studenti, che accoglie moltissimi giovani che frequentano la scuola secondaria di secondo grado e l’università, ma anche ex-studenti che vogliono offrire un supporto in più.
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