Hai mai sentito parlare di August blues? Agosto è sempre quel mese magico in cui il mare, la montagna, il sole e l’aria di libertà rivelano tutta quella vita che nel corso dell’anno resta assopita in una routine scattante, che a volte non lascia nemmeno il tempo di pensare. L’estate addosso, un anno è già passato, canta Jovanotti con quel brivido di gratitudine per un’altra stagione che volge al termine e che passerà anch’essa offrendo tanti ricordi, belli e meno belli che siano.
É per questo che Settembre, a volte, è ragione di malinconia e negatività: un rientro quasi claustrofobico alla quotidianità del dovere, in cui il potere non sempre è concesso. Con la fine dell’estate, ritornano i compiti per casa, le lezioni da seguire, gli esami da preparare, il senso di timore, di ansia e insicurezze per il futuro, le scadenze lavorative.
É ragionevole vivere questo momento con un sapore aspro in bocca, soprattutto se si fa riferimento alla positività tossica del “a Settembre prometto di fare…”. É sempre un buon momento per ricominciare, per rinascere e per intraprendere nuove strade, ma anche per cambiare prospettive: possiamo vivere questo momento anche con energia ed entusiasmo, ma solo se ci crediamo fino in fondo!
August blues: origine dell’espressione
August blues è un’espressione coniata sui social e nasce dalla necessità di chiamare per nome uno stato d’animo comunemente avvertito, specialmente da chi con la malinconia ha rapporti controversi. Indica letteralmente quello stato di indefinitezza che caratterizza le giornate dell’ultimo mese di vacanze.
Il blu è tendenzialmente il colore associato alla tristezza: basti pensare al terribile fenomeno della “Blue whale” e del “Christmas blues” – ne abbiamo parlato in questo articolo.
Anche il genere musicale del blues la dice tutta: viene da un modo di dire inglese del XVIII secolo, blue devils, usato per indicare le intense allucinazioni visive che possono accompagnare una grave astinenza da alcol. Abbreviata nel corso del tempo in blues, l’espressione ha iniziato a descrivere gli stati di agitazione, delirio, tristezza o ubriachezza.
La ripresa della routine e la positività tossica
Quante volte ci capita di sentir dire:
Da Settembre mi iscrivo in palestra.
Giuro, da Settembre metto la testa a posto.
Da quest’anno mi impegnerò a scuola e non prenderò mai insufficienze.
In questa sessione riuscirò a recuperare tutti gli esami che ho in arretrato.
Be’…sicuramente la ripresa della routine va vissuta con aspettativa ed entusiasmo, ma occhio a non confonderla con la positività tossica! Prova a trasformare queste affermazioni in:
Da domani inizio a fare un po’ di esercizio fisico, così mi sentirò meglio.
Da oggi proverò a essere più ragionevole e meno impulsivo.
Per questo anno che verrà affronterò la scuola con serenità ma con costanza e cercherò di fare del mio meglio.
In questa sessione studierò per gli esami, ma avrò anche cura dei miei tempi.
Suonano meglio, che dici?
I tre consigli magici per affrontare la tristezza post estate
Ci sei cascatə, vero? Non esistono consigli magici, ma solo suggerimenti costruttivi che non possono che fare del bene al nostro benessere fisico, mentale e sociale. Ecco quelli che ti propongo:
Dai voce alle tue emozioni (e non soffocarle!)
Inside Out 2 – nel nostro articolo te ne parliamo, film consigliassimo! – ce lo ha insegnato forte e chiaro: le nostre emozioni hanno un valore prezioso e non possiamo annichilirle. Qual è la conseguenza? Saranno loro a prendere il controllo su di noi e non avremo più modo di gestirle.
Se senti di vivere un momento di ansia, stress o tensione è normale, così come è anche normale affrontare attimi di apatia: puoi chiedere aiuto in tanti modi! A volte può fare tanto anche una chiacchierata con un familiare o con un amico, altre volte è essenziale far riferimento ad un professionista della salute fisica e mentale.
Non dimenticare che anche i momenti di solitudine hanno un potere immenso: concentrati su di te e lasciati vivere.
Programmare e progettare vanno d’accordissimo
Creare dei planner è facilissimo, oltre che estremamente utile per pianificare le nostre giornate e gli obiettivi imminenti. L’importante è porsi dei propositi flessibili e realizzabili, senza pretendere troppo da noi.
Porsi delle scadenze può essere utile per ottimizzare i tempi e affrontare ogni giorno con più serenità e piacevolezza, dividendo le mansioni in modo graduale e progressivo.
Non mettere da parte le tue passioni
Questa, secondo me, non è una raccomandazione usuale: è un vero consiglio di vita. Sì, si ritorna sui libri e al pc…ma se tutto questo diventa la nostra routine è davvero una noia letale!
Se hai vissuto dei momenti speciali nel corso di questa estate, che sia stata la vacanza della maturità o un tramonto sul mare, conservali con te e abbine cura. Stampa una fotografia o tieni sempre con te un ricordo che ti permetta di affrontare questo passaggio senza troppa fretta.
E se hai un sogno, è il momento giusto per iniziare a realizzarlo. Non aspettare Settembre: inizia da ora.
Mi chiamo Serena (di nome sicuramente, ma non sempre di fatto) e amo scrivere, dipingere e prendermi cura dei fiori e dei miei piccoli cagnolini. Per me ogni voce ha un valore e merita di essere ascoltata: è da questo pensiero che ho creato e sto portando avanti con entusiasmo e passione la nostra APS UNIVOX ETS.